Primo esame in scienze della formazione: ecco come prepararlo
Il primo esame di scienze della formazione non si scorda mai. Quando scegli di studiare scienze della formazione lo fai per vocazione, parliamoci chiaro. Hai un’innata predisposizione per i bambini e l’insegnamento e non vedi l’ora di imparare e fare esperienza. All’Università ti avvicini soprattutto alla teoria, ma l’approccio formativo attuale prevede anche una costante integrazione pratica, soprattutto per quanto riguarda i metodi e gli strumenti operativi. Un equilibrio tra teoria e pratica è importanti in tutti i corsi di laurea, ma in particolar modo per scienze della formazione.
Vediamo come affrontare il primo esame, per apprendere un metodo di studio valido e funzionale lungo tutto il percorso.
Scienze della formazione: dal primo esame alla tesi
I corsi di laurea in Scienze della Formazione a Reggio Calabria vengono erogati in corsi triennali e corsi magistrali. I corsi di laurea triennale preparano alla laurea di primo livello, si concentrano sulle discipline psicopedagogiche, scientifiche e linguistiche adatta alla creazione, gestione, e verifica di interventi educativi e socio-educativi presso strutture sanitarie, pubbliche o private. Con il conseguimento della laurea il futuro professionista sarà in grado di operare all’interno di contesti con finalità socio-educative e culturali diverse, soprattutto in favore dei bambini.
A termine del corso di laurea triennale gli studenti possono proseguire il percorso iscrivendosi al corso di laurea magistrale, utile per affinare le competenze apprese nella progettazione e gestione di interventi e attività ricreative per singoli e gruppi sociali, operando anche in piena autonomia.
Anche la laurea magistrale può non essere considerata come lo step finale e definitivo. Molti laureati scelgono di proseguire nella formazione con un master o un corso di alta formazione.
Il percorso di studi: esami di scienze della formazione
Come abbiamo accennato nel precedente paragrafo il corso di laurea in Scienze della Formazione presenta un’impostazione interdisciplinare che diviene anche un punto di forza. La preparazione teorica e pratica in ambito psicologico e pedagogico è comunque da considerarsi fondamentale, la più rilevante tra il quadro di conoscenze e competenze che vengono insegnate e apprese. Su queste si innestano discipline caratterizzanti e specifiche che riguardano molteplici aspetti, ad esempio: didattica, accoglienza e/o disabilità. Il percorso di studi del primo anno si mantiene su una linea generica. È qui che possiamo iniziare a risponderti alla tua domanda: ma qual è il primo esame in Scienze della Formazione? L’ordine degli esami puoi in parte stabilirlo tu stesso, ma ricordati che nel piano di studi sono considerati prioritari e propedeutici:
- Pedagogia generale
- Storia della pedagogia
- Psicologia dello sviluppo
- Sociologia dell’educazione
In questo elenco puntato abbiamo riportato solo le principali, ma è ovvio che si tratta di alcune tra le materie più importanti. È facile intuire il motivo per cui le materie più importanti sono le prime da affrontare, senza queste conoscenze preliminari è difficile comprendere le successive discipline.
Alla base di Scienze della Formazione c’è un impianto pedagogico forte. La pedagogia è la disciplina di tipo umanistico che si occupa di studiare l’educazione e la formazione degli esseri umani, non soltanto durante l’infanzia ma anche durante altre fasi della vita.
La pedagogia studia l’età infantile, l’adolescenza, l’età adulta e anche la vecchiaia, inoltre si occupa di disabilità e bisogni educativi speciali. Dunque la pedagogia studia in generale il processo di formazione della persona.
Come gestire il primo esame
Hai a che fare con la disciplina che più di tutte studia la formazione, i processi educativi, di conseguenza devi essere molto bravo ad autoeducarti. L’Università è un percorso nuovo, soprattutto per coloro che si iscrivono per la prima volta a un corso di laurea triennale. Devi saperti muovere con disciplina e organizzazione.
Per prima cosa informati a dovere sulle modalità d’esame, sui criteri di valutazione utilizzati e sul professore che terrà l’esame. Ogni professore può utilizzare criteri di valutazione differenti, alcuni sono più severi altri meno, ma la cosa più importante per gli studenti è arrivare preparati.
Chiedi ai tuoi colleghi, sfrutta le chat di messaggistica istantanea con cui ormai ci si mantiene spesso in contatto tra colleghi di corso, chiedi informazioni precise e aspetta le risposte. Sulla base di queste organizza la tua sessione di studio.
Se hai un esame scritto probabilmente preferirai fare degli schemi, mentre se devi sostenere un orale può essere utile ripetere a voce alta, oppure esporre gli argomenti a un amico disposto ad ascoltarti. Se le domande dell’esame scritto sono a risposta multipla devi allenarti a rileggere più volte e i quesiti e a mantenere alta la concentrazione, per non perdere di vista le risposte giuste, spesso nascoste dietro risposte a trabocchetto.
Ma ciò che ha sempre fatto la differenza, per il primo esame di scienze della formazione come per il primo esame di tantissime altre facoltà è il metodo di studio. Non tutti ne possiedono uno, anche perché le scuole superiori spesso non lavorano su questo aspetto della formazione degli studenti. Ma il primo esame è davvero il momento più opportuno per crearsene uno, e tenerselo stretto (se funzionale e vantaggioso) per tutta la durata del percorso universitario.
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