Cosa si può insegnare con una laurea in giurisprudenza?

In questo articolo vediamo cosa si può insegnare con una laurea in giurisprudenza. Diciamo fin da subito che per percorrere la carriera dell’insegnamento è comunque necessario attenersi a specifici requisiti che consistono in CFU aggiuntivi e all’iter fissato dal Ministero per l’insegnamento. Anche per insegnare diritto nelle scuole di secondo grado è doveroso essere in possesso della documentazione corretta. Di che cosa si tratta?

Laurea in giurisprudenza e insegnamento

insegnante laureato in dirittoPer ottenere la possibilità di insegnare coloro che si sono laureati in Giurisprudenza devono fare riferimento a una classe di concorso che possiede determinate caratteristiche. La classe di concorso associata ai laureati in diritto era la classe 19/A, quella ufficialmente preposta e collegata alle discipline giuridiche ed economiche.

Come abbiamo scritto, la classe era la 19/A, ma attualmente ha cambiato codice ed è correlata ad A-46, a cui hanno accesso tutti i laureati, sia al vecchio che al nuovo ordinamento.

Ribadiamolo, questa classe accoglie anche tutte le lauree del nuovo ordinamento, ma solo ad una determinata condizione, ovvero che i laureati abbiano conseguito almeno 96 crediti nei settori disciplinari:

  • SECS P
  • SECS S
  • IUS

Per verificare il possesso dei requisii verrà effettuata una verifica del piano di studi, e qualora i crediti non fossero stati conseguiti sarà possibile procedere a un’integrazione sostenendo gli esami delle materie mancanti.

Esami per insegnare con una laurea in giurisprudenza

Per l’accesso ai concorsi per docenti e per essere inseriti nelle tanto ambite graduatorie provinciali GPS il piano di studi deve avere determinati requisiti, ovvero corsi annuali e semestrali specifici, come stavamo accennando nel paragrafo precedente.

Il candidato che non abbia conseguito questi esami sarà obbligato ad acquisire i crediti in suddette materie entro e non oltre la data di scadenza prevista dai decreti ministeriali che regolano l’accesso a concorsi e graduatorie. Ma vediamo nello specifico quali sono corsi e quindi i CFU necessari, quelli che devono comparire dentro il piano di studi se si desidera partecipare ai concorsi per insegnare con la laurea in giurisprudenza.

Per il vecchio corso di laurea in Giurisprudenza, quello afferente al vecchio ordinamento e al DM 39/1998 i corsi richiesti nel piano di studi per l’insegnamento sono:

  • economia politica
  • politica economica
  • economia aziendale
  • statistica economica

Ognuno di questi insegnamenti deve essere annuale, se il corso è semestrale bisogna averne due.

Invece per la laurea specialistica del vecchio ordinamento (LS 22 – Giurisprudenza) per accedere alla specifica classe di concorso (A046 Scienze giuridico-economiche), abbiamo già sottolineato il bisogno di possedere almeno 96 crediti nei settori scientifico disciplinari SECS P, SECS S, IUS, più nel dettaglio:

  • 12 CFU nel settore SECS – P/01
  • 12 CFU nel settore SECS – P/02
  • 12 CFU nel settore SECS – P/07
  • 12 CFU nel settore SECS – S/03
  • 12 CFU nel settore IUS – 01
  • 12 CFU nel settore IUS – 04
  • 12 CFU nel settore IUS – 09
  • 12 CFU nel settore IUS – 10

Infine resta da specificare quali siano i crediti richiesti per le lauree magistrali del nuovo ordinamento (LMG 01 – Giurisprudenza). Sono sempre 96 crediti, e così ripartiti:

  • SECS – P/01 – 12 CFU
  • SECS – P/02 – 12 CFU
  • SECS – P/07 – 12 CFU
  • SECS – S/03 – 12 CFU
  • IUS – 01 – 12 CFU
  • IUS – 04 – 12 CFU
  • IUS – 09 – 12 CFU
  • IUS – 10 – 12 CFU

Un numero di crediti e una ripartizione tra i vari settori pressoché simile al caso precedente.

Attenzione, però. Questi crediti indicati nell’elenco non sono da confondere con i tanti conosciuti 24 crediti formativi. Questi sono un ulteriore requisito richiesto a tutti i docenti, non solo a quelli che vogliono insegnare diritto, sono pretesi a tutti coloro che vogliono accedere alle graduatorie provinciali per le supplenze.

Cosa si può insegnare con una laurea in giurisprudenza

Ma veniamo alla risposta alla domanda che rappresenta la ragione d’essere di questo articolo. Abbiamo visto come sia necessario che il futuro insegnante laureato in diritto sia in possesso di una determinata quantità di CFU (96) in specifici settori del corso di laurea in Giurisprudenza, e in aggiunta di 24 CFU che possono essere acquisiti presso università telematiche, anche presso l’Università di Reggio Calabria.

Il laureato in Giurisprudenza che vuole avviarsi all’insegnamento può farlo nelle scuole secondarie di secondo grado, ovvero alle scuole superiori, e in diversi indirizzi. Uno sbocco privilegiato è rappresentato dal Liceo delle Scienze Umane, dove può insegnare:

  • diritto ed economia
  • diritto ed economia politica

Negli istituti tecnici può insegnare:

  • diritto
  • economia politica
  • relazioni internazionali
  • diritto e legislazione turistica
  • legislazione sanitaria
  • economia e marketing delle aziende della moda

Negli istituti professionali invece può insegnare:

  • diritto e legislazione socio-sanitaria
  • diritto e pratica commerciale
  • diritto/economia
  • diritto e tecniche amministrative

Gli sbocchi verso l’insegnamento per i laureati in Giurisprudenza offrono diverse e vaste possibilità.

Speriamo di aver risposto chiaramente alla domanda. Il tuo interesse dimostra che non tutti i laureati in Giurisprudenza vogliono diventare avvocati, anzi, che ci sono interessanti prospettive anche altrove, in ambito formativo. Scegli con attenzione il tuo percorso, vai verso la realizzazione dei tuoi desideri.

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