Come migliorare la concentrazione mentale nello studio?
Trovare concentrazione mentale nello studio nell’era della sovraesposizione ai dispositivi digitali e del multitasking sembra impossibile. Si tratta di una sfida, non c’è dubbio che sia impegnativo. Però l’epoca in cui viviamo ci consente di sperimentare anche gli antidoti alle sue stesse derive, e grazie all’avanzamento tecnologico e all’evoluzione delle conoscenze sul cervello e sui processi cognitivi possiamo ridurre le distrazioni e ottimizzare il benessere mentale innalzando i livelli di attenzione.
Concentrazione e studio: liberare la mente
Il multitasking è stato visto, per un periodo, come una skill da possedere per affrontare al meglio la competizione e la richiesta prestazionale della società, sul lavoro e nella vita quotidiana. Ma senza troppa fatica si è scoperto ben presto che l’attitudine al multitasking a effetti negativi sul cervello e dunque sulla concentrazione.
Gli studenti e le studentesse spesso sono sottoposte a livelli di stress abbastanza alti. L’Università richiede un certo focus mentale, gli esami si susseguono, i ritmi sono incalzanti, e se a questi aggiungiamo altri impegni ancora il tutto rischia di diventare ingestibile.
Sempre più spesso capita che chi sceglie di studiare all’università svolga parallelamente una professione o porti avanti impegni personali di un certo rilievo. In questo caso, ma anche dove l’università sia l’unico impegno effettivo, allenare la concentrazione nello studio diventa una questione di salute mentale. Come fare?
I consigli più frequenti vanno dalla respirazione consapevole allo yoga, dagli integratori naturali allo sport. Ma siamo convinti che prima ancora di cercare una soluzione bisogna circoscrivere al meglio il problema, e agire in modo pratico sulla situazione stessa.
Tecniche per la concentrazione mentale nello studio
Più che di vere e proprie tecniche stiamo parlando di principi e suggerimenti di base applicabili nel quotidiano per preservare il livello di attenzione nello studio. Probabilmente avrai già sentito parlare della respirazione consapevole e dei suoi benefici, e riteniamo che sia una buona idea accennare ancora ai grandi risultati in termini di rilassamento mentale e di lucidità che regala questa tecnica. Oltre ad ossigenare il corpo, e di conseguenza anche la mente, la respirazione ti riporta a una dimensione di lentezza che apre nuovi spazi all’organizzazione e all’efficienza. La lentezza insegna a dare il giusto tempo a ogni singola azione, diminuendo quell’effetto multitasking che logora l’equilibrio psicofisico e non regala neanche grandi risultati in termini di produttività.
Oltre a questa tecnica per la concentrazione molto semplice e banale (quella di ascoltare e osservare il proprio respiro) il primo consiglio pratico per concentrarsi nello studio è pianificare e gestire, dunque svolgere con passione e dedizione le attività prefissate in un determinato periodo di tempo, ma soprattutto con esclusività. Una cosa per volta, questo dev’essere il tuo motto.
Concentrarsi e studiare: via le distrazioni
La pianificazione non è nulla senza gestione delle distrazioni. Esserne consapevoli è già un grandissimo passo avanti. Un’idea molto utile è quella di impostare un timer per mezz’ora o venti minuti e lavorare. Ogni volta che dentro di te nasce un pensiero che ti porta lontano da quello che stai facendo cerca di tornare al momento presente, al lavoro e all’attività svolta, ma soprattutto segna su un foglio quali e quanti pensieri di distrazione hai avuto. Ad esempio: stavo per alzarmi tre volte per andare a prendere un caffè, devo controllare le date del concerto sul sito, voglio caricare un aggiornamento, visualizzare le stories, etc. A termine delle ore di studio potrai verificare quante di quelle distrazioni sono davvero necessarie, e quante invece erano soltanto dei “capricci” della mente. Quelle necessarie puoi pianificarle per altri momenti, scegliendo orari e fasi della giornata in cui non sei impegnato con lo studio. Se le distrazioni non riguardano te ma agenti o, soprattutto, soggetti esterni, allora ti consigliamo di informare e contrattare subito, ovvero far presente che in quel momento stai studiando ma che ti farai risentire in un altro momento. Questa organizzazione, semplice quanto efficace, è una delle modalità migliori per trovare far convivere concentrazione e studio. Grazie a questi accorgimenti maturerai la capacità di gestire meglio gli stimoli senza farti spostare dalle tue priorità.
ASMR per la concentrazione
Questa tecnica è famosa soprattutto per i suoi effetti benefici sul rilassamento e sul sonno. Ma non tutti sanno che c’è chi ama ascoltare suoni lievi e sussurri anche durante lo studio. La sigla ASMR sta per Autonomous Sensory Meridian Response, una reazione positiva a determinati stimoli sonori che provocano effetti sulle persone, in gran parte di benessere.
Su YouTube si trovano migliaia di video di questo genere, con persone che sfiorano materiali, sussurrano a livelli quasi impercettibili, accarezzano superfici di vario tipo. Ci sono influencer dell’ASMR che creano video di ogni tipo, stimoli uditivi sempre diversi, e registrano milioni di visualizzazioni. Il fenomeno ci permette di parlare degli effetti positivi del suono sulla psiche e in particolar modo sul rilassamento e la concentrazione. È stato studiato e verificato che a livello cognitivo suoni e musica sono in grado di migliorare le capacità di concentrazione e di attenzione, favorendo uno studio più proficuo e stimolando le abilità creative. Ma c’è una distinzione doverosa da fare. Se cerchi tecniche di concentrazione per lo studio l’ASMR è una buona idea, perché uno stimolo sonoro alla volta rilascia dopamina nel cervello, mentre studiare con la musica a tutto volume o in ambienti chiassosi produce l’effetto contrario. Se il cervello è obbligato ad assorbire una sovrapposizione di stimoli sonori attenzione e concentrazione calano.
Integratori per migliorare memoria e concentrazione
Di seguito trovi dei suggerimenti sugli integratori spesso scelti dagli studenti per migliorare le prestazioni nello studio. Ci teniamo a precisare che non hanno valore medico, ma sono consigli di supporto utili a facilitare effetti positivi sul benessere mentale.
Quando la mente è affaticata e concentrarsi diventa difficile anche la natura ci viene in auto. Oli essenziali, integratori e rimedi naturali in generale sono validi supporti per coadiuvare un funzionamento cognitivo ottimale all’apprendimento e assimilazione di nozioni.
Ad esempio, l’olio essenziale di rosmarino, basilico e menta sono perfetti per ridare vigore alle funzionalità della mente, e aumentare la memoria.
Ma sono soprattutto le piante cosiddette adattogene (che migliorano l’adattamento fisiologico dell’individuo) a dimostrarsi particolarmente efficaci contro lo stress che attanaglia il cervello. Tra queste possiamo citare: Eleuterococco, Rodiola, Ginseng. Questi rimedi sortiscono ben pochi effetti se non associati a una vita sana, a sport, ad un’alimentazione equilibrata.
Altre tecniche di concentrazione
Concludiamo questo articolo con un paragrafo finale dedicato ad altre tecniche per concentrarsi al meglio. Non abbiamo ancora citato mindfulness e yoga e molte altre strade percorse con speranza dagli studenti che desiderano mantenere in forma la memoria e le facoltà mentali.
Si parla sempre più spesso di brain training, e di esercizi per allenare il cervello. Esistono anche delle applicazioni che mettono a disposizione di tutti degli allenamenti quotidiani per migliorare le capacità cognitive. Ma non pensare che facciano miracoli, nessuna di queste applicazioni può garantire risultati 100% verificati scientificamente, ma nonostante ciò sicuramente non hanno controindicazioni, anzi, il cervello è un muscolo, allenarlo può fargli senz’altro bene.
Altri modi per allenare la mente sono semplici attività quotidiane oggi sempre più trascurate. Leggere e scrivere, ad esempio, ma anche giocare a scacchi o a dama, fare le parole crociate e l’enigmistica in generale. Ma non solo le attività “mentali” hanno ripercussioni positive, anche le attività ricreative all’aria aperta e quelle manuali, a conferma del fatto che il benessere mentale è un concetto esteso. Quindi ampio spazio a bricolage, giardinaggio, e altri hobby che ti permettono di far prendere una boccata d’aria al tuo cervello.
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