Come diventare giudice popolare: studi e possibilità

Ti piacerebbe scoprire come diventare giudice popolare ma non sai da dove iniziare? In questo breve articolo lo Staff di Unicusano Reggio Calabria ti guiderà alla scoperta di eventuali studi e possibilità per ricoprire questa carica.

Giudice popolare: chi è

In Italia, il giudice popolare è un cittadino che viene chiamato a prendere parte alla Corte di Assise e/o alla Corte di Appello di un processo. Si tratta, nel nostro ordinamento giuridico, degli organi giurisdizionali competenti a giudicare i reati più gravi, rispettivamente in primo grado e in appello.

Cosa significa essere giudice popolare

La carica di giudice popolare ha la qualifica di pubblico ufficiale. Ciò significa che ricoprirai una funzione pubblica giudiziaria. È bene fare una distinzione. Lo status di pubblico ufficiale non equivale sempre al ruolo formale ricoperto da una persona all’interno dell’amministrazione pubblica.

Quindi non è necessario un tuo rapporto di subordinazione o dipendenza da un ente pubblico. Infatti, come nel caso del giudice popolare, è da considerarsi pubblico ufficiale chi

concorre in modo sussidiario o accessorio all’attuazione dei fini della pubblica amministrazione, con azioni che non possono essere isolate dal contesto delle funzioni pubbliche.

A cosa serve

Diventare giudice popolare significa essere rappresentante della cittadinanza in fase di giudizio penale e sedere insieme al giudice togato. Quindi questo ruolo non serve solamente a decidere il fatto, quanto il diritto, ma anche a pronunciare una sentenza che non sia prevalentemente tecnica e legale.

Il tuo sarà un ruolo fondamentale in un processo, perciò se vuoi sapere come diventare giudice popolare, prima di tutto è importante che tu abbia già da ora la consapevolezza del ruolo che andrai a ricoprire.

Chi può diventare giudice popolare

Il giudice popolare chiamato a comporre la Corte d’Assise e la Corte d’Assise d’Appello viene estratto da apposite liste. Per ognuna è formata una lista per i giudici popolari ordinari – cioè quelli convocati per primi – e supplenti, che andranno a sostituire gli ordinari qualora non fossero disponibili. Vuoi rientrare in queste liste? Devi semplicemente presentare richiesta al Sindaco del Comune dove risiedi.

I requisiti necessari

Non tutti possono ambire a candidarsi come giudici popolari. I requisiti minimi richiesti sono:

  • cittadinanza italiana e godimento dei diritti civili e pubblici;
  • buona condotta morale;
  • età compresa tra i 30 ed i 65 anni;
  • titolo finale di studi di scuola media di I grado (per la Corte d’Assise) o di scuola media di II grado (per la Corte d’Assise d’Appello).

Chi non può ricoprire la carica

Non possono ricoprire la carica:

  • i magistrati ed i funzionari in servizio all’ordine giudiziario;
  • coloro che appartengono alle forze armate ed alla polizia;
  • i membri di culto e religiosi di ogni ordine e congregazione.

Come diventare giudice popolare

Presta attenzione ai manifesti pubblici affissi nella tua città. Ogni due anni i sindaci invitano i cittadini in possesso dei requisiti necessari – e che non sono già iscritti – ad inoltrare la domanda per rientrare nell’elenco integrativo dei giudici popolari. Questi elenchi vengono aggiornati con questa frequenza perché nel mentre coloro che sono già iscritti possono perdere uno dei requisiti, come ad esempio quello relativo all’età.

Dunque le liste vanno costantemente integrate: è il tuo momento? Se in seguito alla verifica risulta che hai “tutte le carte in regola” per rientrare tra i fortunati, anche il tuo nome verrà messo nelle liste presentate al Presidente del Tribunale di competenza nel tuo territorio.

La selezione

In realtà non si tratta di una vera e propria selezione. Esiste un’apposita commissione che unifica gli elenchi ricevuti e si occupa di stilare:

  • l’elenco delle persone che possono partecipare alla Corte d’Assise;
  • l’elenco delle persone che possono partecipare alla Corte d’Assise d’appello.

Gli elenchi così ordinati tornano ai comuni e vengono affissi. C’è qualcosa che non ti torna? Puoi presentare un reclamo entro 15 giorni dall’affissione della lista. Gli elenchi verranno rivisti da chi ne ha la competenza e rielaborati.

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L’elenco definitivo

Il tuo percorso alla scoperta di come diventare giudice popolare continua. Qui puoi trovare i passaggi finali che si succederanno una volta che il tuo nome è rientrato negli elenchi affissi nel tuo Comune.

  1. Definiti gli elenchi, vengono formati gli albi integrandoli con quelli precedenti;
  2. Gli albi definitivi sono approvati con decreto e trasmessi ai comuni. Anche in questo caso puoi presentare un eventuale ricorso per tutelarti.
  3. Passati i 15 giorni necessari per eventuali ricorsi, il Presidente del Tribunale del capoluogo del distretto di Corte d’Appello, forma le liste generali dei giudici popolari ordinari.
  4. Queste liste vengono comunicate ai Presidenti dei Tribunali dove hanno sede le Corti d’Assise.
  5. Si procede all’estrazione dei nominativi per sorteggio e si va a formare la lista generale degli uomini e delle donne.

Ogni tre mesi le Corti estraggono 50 nominativi. Se il tuo nome è nella lista generale, hai l’obbligo di prestare servizio nel biennio successivo.

Una questione di tempi

Passati cinque giorni dall’estrazione, il Presidente fissa giorno ed ora in cui dovrai presentarti insieme agli altri giudici estratti. Se suonano i Carabinieri a casa quindi, non preoccuparti: sono venuti semplicemente per comunicarti la tua convocazione.

Il giorno stabilito saranno estratti a sorte tanti giudici popolari quanti ne occorrono per il processo in questione. Se sei tra questi, la tua nomina durerà tre mesi, a meno che il processo non richieda più tempo. Una volta prestato servizio, non verrai più convocato per il tempo rimanente del biennio.

Oneri e onori

Anche se la tua candidatura è stata volontaria, durante tutto l’iter hai avuto più occasioni per ripensare alla tua decisione. A questo punto l’ufficio di giudice popolare è obbligatorio. Se non ti presenterai dovrai pagare una somma oltre alle spese di un’eventuale sospensione o rinvio del dibattimento.

Stai male? Nessun problema. Ti basterà presentare un certificato medico dell’ASL prima della comparizione o in fase di giuramento.

Ma ora veniamo alla questione economica. Come dicevamo prima di spiegarti come diventare giudice popolare, il ruolo che andrai a ricoprire è piuttosto importante e quindi prevede un compenso giornaliero stabilito per legge. Riceverai un rimborso di 25,82€ per ogni giorno effettivo di esercizio. Hai la partita IVA o il tuo contratto non prevede una retribuzione nei giorni in cui eserciti questa funzione? Il rimborso sarà di 51,65€ per le prime 50 sedute e di 56,81 per le udienze successive.

Le differenze con i giudici togati

Per diventare giudici togati, oltre ad aver sostenuto un percorso di studi adeguato, è necessario partecipare e vincere concorsi pubblici che richiedono un’altissima preparazione. Come hai potuto leggere nel nostro excursus su come diventare giudice popolare, in questo caso non serve una formazione ad hoc per esercitare questa qualifica.

Stai ragionando su cosa fare nella vita? Hai mai pensato di approfondire le tue conoscenze in ambito giuridico? Una Laurea in Giurisprudenza all’Università Niccolò Cusano di Reggio Calabria potrebbe essere un’ottima idea. Ti si potrebbero aprire numerosi sbocchi lavorativi e se l’esperienza di giudice popolare ti ha segnato positivamente, magari tra qualche anno i ruoli potrebbero invertirsi e ad indossare la toga potresti essere proprio tu.


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