Proprietà industriale: definizione e normativa
C’è una reale differenza tra la proprietà intellettuale e industriale? In questo post lo staff di Unicusano Reggio Calabria cercherà di spiegarti nel modo più semplice possibile tutto quello che c’è da sapere sulla proprietà industriale e la normativa a riguardo, così che tu possa finalmente rispondere a questa domanda.
Proprietà industriale: cos’è
La proprietà industriale è l’insieme dei diritti e delle norme che disciplinano:
- i segni distintivi, quindi marchi, indicazioni geografiche, denominazioni d’origine, etc.;
- le innovazioni tecniche e di design, perciò modelli e disegni di invenzioni.
Nel primo caso, dovrai optare per acquistare i diritti di proprietà industriale con una pratica di registrazione di un marchio, mentre nel secondo per un brevetto.
In entrambi i casi dovrai presentare un’apposita istanza all’UIBM – l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Qui verranno verificati i requisiti di legge e verrà rilasciato l’atto amministrativo di brevetto o registrazione. Questo atto avrà sia un valore dichiarativo, cioè affermerà che il tuo marchio e/o invenzione rispetta i requisiti di legge, che costitutivo, perché sarà attraverso questo che acquisirai di fatto i diritti.
Cos’è un marchio
Il marchio è un qualunque segno che possa essere rappresentato graficamente e che sia idoneo a distinguere i servizi e/o i prodotti di un’azienda da quelli delle altre.
C’è una netta differenza tra il marchio di fatto ed il marchio registrato. Quest’ultimo, a seguito di deposito e successiva concessione, gode di una particolare tutela giuridica nei confronti di terzi. I diritti che il titolare del marchio registrato ha partono dalla data di deposito della domanda, o dall’uso protratto del medesimo segno per prodotti o servizi attraverso la cosiddetta “rivendicazione d’uso”.
Ad ogni modo, il tuo marchio è tutelato per 10 anni e a scadenza, può essere rinnovato a tempo indeterminato per periodi di 10 anni consecutivi.
Cos’è il brevetto
Il brevetto è un titolo giuridico che ti assicura l’utilizzo esclusivo di ciò che hai inventato per un periodo di tempo determinato. In altre parole, con questo atto potrai impedire di produrre, vendere o utilizzare la tua invenzione senza che tu ne abbia data l’autorizzazione.
Se hai inventato qualcosa è molto importante che il brevetto sia registrato a nome tuo: infatti, il titolare del brevetto può anche essere diverso dall’inventore. Ma vale la pena “regalare” a qualcuno il frutto della tua inventiva? Puoi sempre cedere o dare in licenza questo diritto. Gli inventori che hanno registrato il brevetto rimangono sempre titolari del diritto morale ad essere riconosciuti autori dell’invenzione: questo è un diritto inalienabile e non può essere ceduto.
A seconda dell’ambito territoriale nel quale intendi proteggere la tua invenzione puoi scegliere tra tre tipi di brevetto:
- italiano;
- europeo;
- internazionale.
Ovviamente, più ampia è l’area geografica, maggiori saranno i costi.
Proprietà industriale e proprietà intellettuale
Quello di proprietà intellettuale è un concetto decisamente ampio, che ingloba quello di proprietà industriale. Infatti, possiamo dire che quest’ultima ha in oggetto alcune tematiche specifiche della proprietà intellettuale. Mentre all’estero non esistono distinzioni tra le due, in Italia per la proprietà industriale esiste un vero e proprio codice di regolamentazione.
La proprietà intellettuale
Il concetto di proprietà intellettuale è piuttosto antico. Già dall’800 si sente l’esigenza di una tutela giuridica dei beni immateriali, che iniziano ad avere sempre più importanza sotto il punto di vista economico. È proprio in quel periodo che le opere artistiche e letterarie – come il romanzo moderno – le invenzioni e i marchi iniziano ad acquistare valore e perciò i creatori e inventori necessitano di un monopolio nello sfruttamento di ciò a cui hanno “dato forma”, ma anche di una tutela per eventuali abusi.
La proprietà intellettuale oggi
L’innovazione tecnologica e digitale degli ultimi decenni ha creato la necessità di rivisitare i principi base del sistema di proprietà intellettuale. Fino a qualche anno fa, un’opera dell’ingegno non poteva esistere scollegata dal suo supporto fisico: di certo un racconto doveva essere necessariamente stampato su un libro per “esistere”. Oggi la tecnologia ha de-materializzato molti dei frutti dell’ingegno umano, rendendoli quindi indipendenti da un supporto fisico.
Il caso copyleft
Copyleft è un gioco di parole con copyright, termine che indica il diritto d’autore.
Right che significa “diritto” in senso legale, viene sostituito con left che vuol dire “ceduto”. Entrambe le parole però hanno un altro significato in contrasto: right significa destra, mentre left significa sinistra. Quest’ultimo aspetto è stato sfruttato per la creazione del logo di copyleft, in antitesi con quello più famoso della “c cerchiata”.
Il copyleft è un modello di gestione dei diritti d’autore basato su delle licenze attraverso le quali l’autore indica come l’opera può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
Le licenze Creative Commons sono un esempio piuttosto conosciuto di utilizzo del copyleft.
Il Codice della Proprietà Industriale
Il Codice della Proprietà Industriale è un atto normativo proprio della Repubblica Italiana e si compone di 246 articoli. Regola i brevetti per invenzione, i marchi e gli altri segni distintivi e i modelli di utilità, ma anche le nuove varietà vegetali e le topografie dei prodotti a semiconduttori.
Si suddivide in otto parti, che costituiscono otto sezioni a sé stanti.
- Disposizioni generali e principi fondamentali
- Norme relative all’esistenza, all’ambito e all’esercizio dei diritti di proprietà industriale
- Tutela giurisdizionale dei diritti di proprietà industriale
- Acquisto e mantenimento dei diritti di proprietà industriale e relative procedure
- Procedure speciali
- Ordinamento professionale
- Gestione dei servizi e dei diritti
- Disposizioni transitorie e finali
Il contenuto delle sezioni
Il Codice inizia fissando chiaramente l’ambito di applicazione della normativa ed i suoi obiettivi. Inoltre, vengono elencate le caratteristiche e le norme generali valide per tutti i diritti di proprietà industriale, quindi costituzione e acquisizione dei diritti, disciplina applicabile agli stranieri, principi di priorità, esaurimento e comunione.
Nell’articolo 1 troverai la definizione di proprietà industriale:
Ai fini del presente codice, l’espressione proprietà industriale comprende marchi ed altri segni distintivi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, informazioni aziendali riservate e nuove varietà vegetali.
Segue il trattamento di ogni singolo diritto di proprietà industriale, di cui viene descritto l’oggetto di diritto, i requisiti e le eccezioni per ottenerlo. Ma anche gli effetti, la durata, i diritti e gli oneri connessi alla tutela ma anche le limitazioni, le cause di decadenza e di nullità.
Se dovessi intentare azioni giudiziarie o cautelari, trovi tutte le norme nel terzo capo del codice, mentre nel quarto sono riportate le disposizioni che regolano le domande di brevetto, registrazione, rivendicazione di priorità, opposizione e altre procedure. Andando avanti troverai tutte le informazioni su espropriazione, trascrizione, sequestro, segretazione militare, licenza obbligatoria, licenza volontaria sui principi attivi farmaceutici, contenzioso davanti alla Commissione ricorsi.
Nell’ultima parte del Codice sono descritte le disposizioni che deve rispettare l’ordine dei consulenti in proprietà industriale, le regole per la struttura e il funzionamento dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e tutte le norme anteriori abrogate da questo codice e quelle necessarie alla transizione dal precedente al nuovo quadro normativo.
Hai un’idea più ampia della differenza tra proprietà intellettuale e industriale? Ora che a grandi linee conosci anche la normativa a riguardo, non ti resta che spremerti le meningi, inventare qualcosa di sensazionale e registrarlo a tuo nome!